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L’adolescenza è come un viaggio in cui si affrontano le sfide di cambiamenti continui sia fisici che
caratteriali. Siamo alla ricerca di una nuova identità, di nuove amicizie e, nel provare ad essere più autonomi possibile, cerchiamo di creare sempre più quel distacco dall’ambiente familiare per sentirci più grandi. In noi nasce una consapevolezza di sé che ogni giorno aumenta e crescono con noi emozioni diverse da quelle di quando eravamo bambini e a volte siamo più impulsivi e ansiosi. Ci piacciono poco le regole ed è una continua ribellione soprattutto a quelle dei genitori perché non ci sentiamo capiti. La maggior autonomia ci porta a prendere delle decisioni consapevoli delle conseguenze delle nostre azioni. Iniziamo ad essere capaci di pensare in modo più concreto e nel nostro piccolo anche a fare progetti e quindi scelte per realizzarli.
I nostri coetanei sono al centro del nostro mondo e purtroppo a volte conta più l’apparenza di quello che siamo veramente. Da quando ho iniziato ad uscire un po’ con le mie amiche mi rendo conto che purtroppo in giro ci sono delle ragazzine poco più grandi di me che fumano e come mi racconta mio fratello, bevono pure. Le guardo quasi incuriosita e mi domando se poi, per sembrare più grandi, c’è proprio bisogno di arrivare a tanto. Io frequento il mondo dello sport, fatto di fatica ed impegno e forse sono fortunata perché, per adesso, mi tiene lontano da tante realtà non avendo nessun fine settimana libero. Il problema nasce quando senti che devi essere uguale agli altri per essere accettato e quindi ti riduci a farti influenzare dai più forti per non essere lasciato fuori dal gruppo o addirittura bullizzato. Mi accorgo che siamo tutti vestiti uguali …nessuno di noi ha il coraggio di cambiare per primo o di fregarsene di quello che pensano gli altri. Avere il cellulare è diventato quasi un obbligo, chi non ce l’ha è fuori dal mondo perché oggi, purtroppo , siamo diventati dipendenti dall’uso che ne facciamo. Quando la mamma me lo dice, io sbuffo, ma poi, se mi soffermo a pensare, mi rendo conto che non siamo più capaci di parlare tra noi amiche liberamente senza tenerlo in mano o meglio spengerlo. E’ anche vero che la tecnologia adesso è alla base di tutto, chat di classe, chat della pallavolo, chat del catechismo, videolezioni, tutto lì a portata di mano, e questo crea senza dubbio dipendenza.
Questo momento della nostra vita è un po’ complicato, siamo ancora piccoli per decidere e grandi per sbagliare, insomma, come fai fai male. In questi ultimi mesi, Matteo mio fratello maggiore, da non considerarmi neppure, è diventato gelosissimo e mi mette continuamente in guardia su ogni cosa che può crearmi problemi. Il mio rapporto con la mamma, che fino a qualche anno fa era un legame forte, adesso è diventato conflittuale e critico su ogni cosa che mi dice. Tutto questo mi fa pensare che sto davvero crescendo. Cerco di sgomitare tra i grandi per fargli capire che voglio provare a sbagliare, ad imparare dai miei errori e a cavarmela da sola per quanto possibile a questa età. So di avere una famiglia meravigliosa che mi fa da scudo ma voglio essere ascoltata ed ho bisogno di fiducia.
Emma Gallorini classe 2B