Una lezione speciale quella tenuta da Ciccio Graziani, gli atleti e lo staff tecnico dell’Olmoponte.
“20 ragazzi da 8 a 26 anni con disabilità e non. Preparazione, partite, tornei e tanti momenti di aggregazione. Gli allenamenti sono i classici senza tanti sconti ma con livelli diversi tarati sulle abilità di tutti – spiega Gianluca, coach e ideatore – Non l’ennesima terapia ma un progetto di calcio unificato nato per giocare da tesserati in una società Quando la passione non ha limiti
Le due squadre straordinarie dell’OlmoPonte Arezzo Santa Firmina A.S.D
sportiva. Così si cresce calcio dopo calcio, anche in autostima, autonomia e socializzazione, ulteriore sfida nella sfida soprattutto per bambini con autismo.”
“I nostri figli qui praticano sport come tutti – ci dice la mamma di Federico – ma con attenzioni particolari, perché per una vera integrazione servono allenatori specializzati e motivati. Fanno esperienza del piacere di stare con altri ed imparano a farlo in maniera funzionale. La collaborazione prevale sulla competizione che è stimolo positivo a fare del proprio meglio insieme. Anche i partner senza disabilità imparano a confrontarsi con la diversità e a conviverci con serenità senza disagio in un atteggiamento paritario e di aiuto se necessario. Ed è tutto gratuito.”
“Volevo diventare calciatore già nella pancia di mia madre – racconta Graziani – ho lottato e sono stato scartato tante volte, ma non mi sono arreso e il mondiale mi ha ripagato di tutto. Ma il risultato più straordinario è il sorriso di questi ragazzi che si divertono e sognano come tutti i loro coetanei. Allora unisciti a noi se vuoi sentire la gioia di dar gioia a chi di rado la prova e trovare un motivo in più per credere in te. Perché vivere una vita senza sogni è come vivere una vita in bianco e nero. A buon intenditor…”